Nel contesto delle contraddizioni che caratterizzano l’incontro tra periferia e centro, dove convivono fattorie didattiche e design, case popolari e loft, è nato il nuovo polo “The Sign” sui terreni dell’ex fonderia Vedani. Questo sviluppo sta trasformando radicalmente lo skyline milanese, con gli ultimi elementi ancora in fase di costruzione.
Ma The Sign non è solo uffici: comprende un’ampia piazza aperta al pubblico con fontane e catene di ristorazione. Spazio cui si affiancherà una nuova area alberata, oltre a punti ristorazione e servizi per i cittadini e gli studenti della vicina università Iulm: è previsto un afflusso giornaliero di 2.800 persone.
Nello specifico, poi, l’immobile che ospiterà la futura sede di L’Oréal ha ottenuto la certificazione Leed con punteggio Platino, grazie alle sue avanzate soluzioni energetiche e impiantistiche.
Lorenzo D’Ercole, head of asset management Italy di Covivio, commenta: “Il completamento dell’ultimo edificio del nostro ambizioso progetto di sviluppo immobiliare The Sign a Milano rappresenta un traguardo significativo che conferma il nostro impegno verso la creazione di spazi urbani di eccellenza. Segna, inoltre, un passo importante nel rafforzare la presenza di Covivio in un’area in forte crescita e caratterizzata da un’elevata dinamicità a cui negli ultimi anni abbiamo dato il nostro contributo con un progetto che incarna la nostra visione di uno sviluppo sostenibile e innovativo.”
L’architetto Massimo Roj, ceo e fondatore di Progetto Cmr, società di progettazione integrata che fa capo alla holding Progetto Cmr International, firma l’architettura e la direzione artistica dei lavori dell’immobile che ospiterà la futura sede di L’Oréal Italia. Dal punto di vista architettonico il volume presenta una facciata continua con un’alternanza vetro-opaco in cui la parte opaca è caratterizzata da elementi metallici dalla superficie cangiante, mentre gli spazi interni sono stati pensati per accogliere le nuove modalità di lavoro e le nuove esigenze dei futuri occupanti: uffici flessibili, con facile accesso alla tecnologia, ambienti dedicati al lavoro collaborativo e aree comuni e ibride per migliorare la creatività e la qualità del tempo trascorso nei nuovi spazi.
Così commenta Massimo Roj, ceo e fondatore di Progetto Cmr: “Questo edificio è progettato secondo i più alti standard di sostenibilità energetico-ambientale e con un focus sul comfort, il benessere e la salute delle persone. La proposta progettuale per questo immobile si fonda sul metodo, perfezionato da Progetto Cmr, InsideOut: dall’interno verso l’esterno. Dunque, il lavoro del progettista mette al centro l’essere umano e le sue necessità per dare forma a un nuovo punto di attrazione urbano polifunzionale, ricco di verde e di servizi che traccia la direzione per Milano come città policentrica.”