L’ambiente macro cinese “si è ulteriormente deteriorato in estate e ora c’è una chiara visione del fatto che la debolezza cinese è strutturale e non solo ciclica“. Lo sostiene Barclays in un report sul lusso europeo, dopo che gli analisti della banca d’affari hanno trascorso due settimane nella Cina continentale e a Hong Kong visitando marchi, centri commerciali di lusso, rivenditori, investitori e altri esperti del settore.
Secondo le due analiste Carole Madjo e Wendy Liu, “molti dei fattori di crescita che hanno spinto i cinesi a entrare nel mercato del lusso (boom della finanza e immobiliare, elevata crescita del pil) sono ora sotto pressione e la trasformazione dell’economia cinese potrebbe dare meno impulso alla domanda di lusso. La torta del lusso ora sta crescendo a malapena, quindi la crescita potrebbe essere più debole per un periodo più lungo”.
Per quanto riguarda i beni di lusso, questo si traduce in vendite estive negative nella Cina continentale (fino a circa il 50% di calo) e in clienti sempre più selettivi. In questo ambiente molto polarizzato, i marchi in transizione sono più a rischio: quindi Barclays ha declassato Burberry e Kering da Equal Weight a Underweight. Nel complesso, ora si aspetta che il settore dei beni di lusso cresca di circa il 4% (rispetto al 7% precedente) nel 2025.
“Il sentiment sul campo era molto più cauto rispetto a 6 mesi fa, poiché ora c’è una chiara visione del fatto che la debolezza cinese è strutturale – si legge nel report – Molti dei fattori di crescita che hanno spinto i cinesi a entrare nel mercato del lusso (boom della finanza e immobiliare, elevata crescita del PIL) sono ora sotto pressione e la trasformazione dell’economia cinese potrebbe dare meno impulso alla domanda di lusso. La torta del lusso ora sta crescendo a malapena, quindi la crescita potrebbe essere più debole per un periodo più lungo”.