Il punto di vista come atto di intervento, e invenzione. La collezione Miu Miu Autunno/Inverno 2023 di Miuccia Prada è incentrata sul processo istintivo del guardare, sui diversi modi di vedere e sul fatto che l’atto di osservare può a sua volta trasformare l’oggetto della propria attenzione. Guardare è una finestra per pensare. Anche se l’azione è compiuta da chi osserva, nemmeno il modello è passivo.
“L’idea al centro di questa collezione era guardare alla moda da un punto di vista personale. Mi interessa sempre molto il modo in cui le persone vedono le cose, la loro considerazione. Il motivo per cui alcuni sono attratti da certe idee, mentre altri le rifiutano. Questa collezione esplora l’idea del guardare, il concetto che – attraverso uno studio attento – i capi possono essere trasformati sia nel modello che nel modo in cui vengono indossati. Come la moda e il disegno possano cambiare le percezioni, anche di cose che pensiamo di conoscere. È un invito a riconsiderare”.
La lavorazione è uno strumento per modificarne la percezione: le proporzioni vengono alterate attraverso il disegno e il taglio, le forme esagerate, i tessuti sovrapposti a strati e fusi per influenzare il rapporto dei capi con il corpo. La tecnica e la materializzazione possono cambiare attivamente il modo in cui gli indumenti vengono letti visivamente e noi li comprendiamo. Grazie a uno studio e un esame attenti, gli abiti si trasformano sia nella struttura che nella loro collocazione sul corpo.
Capi di abbigliamento molto familiari – twin-set, gonne al ginocchio, felpe con il cappuccio – si muovono intorno alla figura, caratterizzati da diversi punti di robustezza e fragilità attribuiti dal processo di fabbricazione. L’idea di guardare influenza le nozioni di sottostante ed esterno, chiffon trasparente che apre finestre su indumenti solitamente nascosti, le calze messe in mostra, gli abiti sovrapposti. La complessità di indumenti a strati richiede una valutazione più da vicino, una mente che vuole capire, curiosità.
Per aiutarci a osservare meglio, le modelle sfilano nel Palais d’Iena su una serie di passerelle sopraelevate. Accanto, si trova un’installazione dell’artista sudcoreana Geumhyung Jeong, i cui pezzi – basati su performance e incentrati unicamente sul suo corpo – richiedono la presenza di un pubblico. Gli schermi che propongono il suo lavoro, realizzato appositamente per esaminare il rapporto tra il suo corpo e gli abiti, creano una sorta di punteggiatura all’interno dello spazio, attirando e catturando la nostra attenzione, esigendo di essere guardati. Di fronte a una tale varietà di possibilità, siamo costretti a riflettere.
Il cast dei personaggi include Mia Goth in aperture di sfilata, con Rick Braukis, Ethel Cain, Noen Eubanks, Amelia Grey, Sam Nivola, Mame Bineta Sane, Zaya Wade ed Emma Corrin in chiusura di sfilata.