Dopo la chiusura degli store a marzo a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, il brand sportswear americano ha posto fine a ogni rapporto con Mosca. L’operazione, fa sapere l’azienda, si completerà gradualmente nei prossimi mesi
Nike pone fine ai suoi rapporti con Mosca. Un’altra multinazionale abbandona la Russia e la Borsa la premia. Segno di un crescente e gravoso isolamento del Paese in un’economia sempre pi globalizzata. La notizia dell’uscita dalla Russia è stata accolta positivamente dagli investitori a Wall Street (+2%, il doppio della media degli altri titoli).
Il gigante americano dell’abbigliamento sportivo entra così in una sempre più folta lista di società occidentali, tra cui McDonald’s e Starbucks, che hanno deciso di ritirarsi dalla Russia a causa dell’aggressione all’Ucraina. “Nike Inc. ha deciso di lasciare il mercato russo… I negozi Nike sono stati temporaneamente chiusi di recente e non riapriranno”, ha affermato la società in una nota
Si intende, quindi, anche la chiusura dei negozi gestiti da terzi. Nel comunicato Nike ha inoltre spiegato: «La nostra priorità è sostenere i nostri dipendenti mentre in modo responsabile ridurremo le nostre attività nel Paese nei prossimi mesi».
Anche i competitor di Nike, come Adidas e Puma, a marzo avevano chiuso i negozi e sospeso le operazioni in territorio russo, mentre Reebok sembra essere in trattativa con il rivenditore turco di scarpe FLO Magazacilik per cedere più di 100 negozi del marchio in Russia.
Nike realizza meno dell’1% dei suoi ricavi tra Russia e Ucraina insieme. La decisione di oggi è vista quindi come una mossa più simbolica che legata ai risultati di bilancio.