A quasi 40 anni dalla sua fondazione il produttore viareggino di yacht di lusso Perini Navi va in fallimento. A decretarne questo triste traguardo è il Tribunale di Lucca che con una sentenza dello scorso 26 gennaio, a otto mesi di distanza dal deposito della domanda di concordato con riserva, ha respinto il piano di ristrutturazione del debito, promosso dalla proprietà, che prevedeva l’ingresso della Fenix Holding nei fondi d’investimento Blue Skye e Arena Investors con un’iniezione da 30 milioni di euro.
Il Tribunale ha nominato curatore fallimentare Franco Della Santa che dovrà nel prossimo periodo indire la prima asta per la vendita dell’azienda e fissarne il prezzo-base. Attualmente i canteri che hanno già annunciato il proprio interesse verso la società della famiglia Tabacchi sono Ferretti e Sanlorenzo. Il primo principalmente orientato sul brand e sullo stabilimento di Viareggio, il secondo invece più direttamente sul sito produttivo di La Spezia.
Negli ultimi anni la Perini Navi ha chiuso costantemente in negativo, accumulando fino a 100 milioni di debiti. Il declino più evidente è cominciato nel 2018 con una perdita di 8,3 milioni di fatturato che l’anno seguente si è più che quadruplicata. Una vera e propria caduta libera di certo non favorita quest’anno dalla pandemia che ha colpito l’intero settore.
Con l’annuncio del fallimento si chiude così ufficialmente un importante capitolo di imprenditoria italiana di qualità, ricca di successi e riconoscimenti, le cui imbarcazioni ancora oggi sono ritenute veri e propri gioielli, come la Principessa VaiVia di Silvio Berlusconi, il Morning Glory di Rupert Murdoch, la Camilla di Massimo Moratti, il Maltese Falcon di Tom Perkins e molte altre.