Il brusco cambio di abitudini a cui siamo stati chiamati a causa della recente pandemia sta avendo, come da previsioni, inevitabili ripercussioni anche sul turismo del nostro Paese. A fare luce sulle tendenze di viaggio dei prossimi mesi è il “Changing Traveller Report” elaborato da SiteMinder, piattaforma internazionale per la gestione delle prenotazione alberghiere, frutto di una recente indagine che ha coinvolto migliaia di utenti, australiani, francesi, spagnoli, statunitensi, tedeschi, thailandesi e anche 600 italiani.
A dimostrazione di quanto il timore di un nuovo lockdown sia ancora palpabile, la maggioranza degli intervistati ha dichiarato di prenotare la propria camera d’albergo o la propria casa vacanze a non oltre un mese dall’avvio del soggiorno, prediligendo condizioni di prenotazione flessibili e pratiche di sicurezza. Quantificata dal report al 47% la presenza in Italia di turisti stranieri risulta drammaticamente diminuita del 20% rispetto ad agosto 2019, dato fortemente negativo che sta inducendo gli imprenditori del settore a puntare con decisione sul turismo nazionale.
A tal proposito è intervenuto il Vicepresidente Emea di SiteMinder Daniele Di Bella: “albergatori e hotel manager dovranno calibrare le strategie promozionali e di distribuzione per attirare anche i viaggiatori nazionali”. Non appare comunque delle più floride nemmeno la reportistica prettamente legata al turismo locale in merito al quale si registra un netto calo della durata dei soggiorni, essendo favorito il turismo di prossimità viene infatti meno la necessità di effettuare lunghi pernottamenti poiché ad essere predilette sono spesso mete non lontane da casa. Seguendo questa logica e sommandola al blocco di numerosi viaggi internazionali ci si rende conto del dramma che in particolare stanno vivendo le nostre città d’arte, in primis Roma, Venezia e soprattutto Firenze che rischia una flessione delle presenze fino all’80%.
Dal report comunque non solo dati negativi, i B&B e le case vacanze hanno fin qui registrato un ottimo aumento delle prenotazioni, pari, rispettivamente, al 17% e 30% con i turisti Londinesi in testa e la Sardegna come meta italiana preferita.